Standard di Calibrazione per il SEM

La calibrazione non è una semplice procedura, ma una necessità per garantire l’affidabilità delle misurazioni. L’accreditamento dei laboratori, richiesto da normative come la ISO 17025, dipende dalla capacità di dimostrare l’accuratezza e la tracciabilità delle proprie misurazioni attraverso l’uso di standard certificati.
Prendiamo, ad esempio, l’ingrandimento. La “scale bar” che appare nelle immagini SEM fornisce un’indicazione immediata delle dimensioni, ma la sua affidabilità è garantita solo da una calibrazione periodica.
Errori che possono raggiungere il 10% sono comuni se non si utilizzano standard specifici.
Oltre all’ingrandimento, la calibrazione è vitale per la risoluzione, ovvero la capacità dello strumento di distinguere punti molto vicini tra loro. Sebbene non esista un metodo standard internazionale, l’utilizzo di campioni con particelle di oro o stagno è cruciale per validare le prestazioni dello strumento. Le immagini ad alta risoluzione dovrebbero essere nitide, con un buon rapporto segnale/rumore, e queste caratteristiche sono garantite solo da una corretta calibrazione.
Unlocking new features on Bruker ULTIMA with FLIM LABS

👩🔬👨🔬👩🔬Have you ever wondered how to upgrade a Bruker Ultima to unlock its full potential with FLIM?
Read our last article to know how the FLIM LABS upgrade kit can seamlessly transform a Bruker two-photon microscope into a powerful Fluorescence Lifetime Imaging Microscopy (FLIM) platform.
The kit’s components are designed for a straightforward, USB-powered integration that works in parallel with the original Bruker system. This dual-operation design ensures researchers can acquire fluorescence lifetimes and perform advanced phasor analysis without disrupting the microscope’s standard functionality.
By capturing fluorescence decay instead of just intensity, the upgraded system provides a robust, concentration-independent readout. This capability is crucial for applications like label-free metabolic imaging, which uses NADH fluorescence lifetimes to differentiate between cellular processes like oxidative phosphorylation and glycolysis.
Ultimately, this upgrade combines 2-photon microscopy and FLIM to create a powerful, flexible tool that significantly expands the scope of existing research.