Cryo-SEM e celle di Peltier

Microscopi Elettronici “Cryo”, sia a scansione (SEM) che a trasmissione (TEM), sono ampiamente utilizzati per la caratterizzazione di campioni biologici o di altri materiali con un elevato contenuto di acqua.
Con questo termine in realtà si possono intendere due diverse tipologie di analisi a bassa temperatura, una è la tecnica Cryo-EM vera e propria, mentre l’altra si avvale di un particolare stage portacampioni da utilizzare per le analisi con un SEM tradizionale.
Leggi il nostro ultimo articolo per approfondire l’argomento delle analisi a bassa temperatura al Microscopio elettronico.
Immunoterapia: La nuova generazione inizia oggi

L’immunoterapia rappresenta una delle sfide più promettenti e al tempo stesso complesse della medicina moderna. Lo sviluppo di terapie come le CAR-T e gli anticorpi bispecifici richiede strumenti capaci di andare oltre gli approcci tradizionali, fornendo dati funzionali, quantitativi e realmente predittivi in tempi rapidi. In questa Application Note abbiamo mostrato come la combinazione dell’olotomografia e del software LTCA di Nanolive offra una soluzione unica per studiare in modo non invasiva le interazioni tra cellule immunitarie e tumorali. Grazie ad un workflow estremamente semplice e a parametri avanzati, LTCA consente di valutare simultaneamente efficacia, specificità e sicurezza delle nuove strategie immunoterapeutiche, riducendo al minimo tempi, costi e variabilità sperimentale.
In definitiva, l’approccio proposto da Nanolive accelera e rende più affidabile il percorso che porta dall’idea terapeutica alla validazione preclinica, supportando ricercatori e aziende biotech nel portare più velocemente al paziente la prossima generazione di terapie immuno-oncologiche.
Microscopio elettronico a scansione: Caratterizzazione meccanica dei materiali all’interno del SEM

L’evoluzione della microscopia elettronica SEM punta all’analisi correlativa in-situ. Grazie all’ampia camera e alla flessibilità dei sistemi Ciqtek, è ora possibile combinare imaging ad alta risoluzione con test meccanici, elettrici e termici (da -170 a 1200 °C). Scopri come questa tecnologia ha permesso di identificare la fatica meccanica del litio nelle batterie a stato solido in una recente pubblicazione su Science.