Nanofibre di acido ialuronico: diamo retta alla scienza (e al SEM)

acido ialuronico, elettrospinning, microscopia elettronica

Negli ultimi anni, l’elettrospinning (o elettrofilatura) ha suscitato molto interesse grazie alla sua elevata efficienza e ai costi contenuti per la produzione di nanofibre. Il processo produttivo, utilizzato sia industrialmente sia a livello di ricerca, consente la fabbricazione di fibre in modo continuo a partire da materiali polimerici che possono essere portati ad uno stato fluido ad elevata viscosità attraverso […]

Università di Torino, Dipartimento di Fisica

microscopia elettronica a scansione, SEM, Coxem, Zeiss, Phenom, Tabletop sem, Thermo Fisher, TEscan, SEC, Semplor

Il Prof. Vittone racconta come la microscopia elettronica e il supporto tecnico di Media System Lab siano strumenti essenziali per la ricerca su materiali semiconduttori, fisica del diamante e tecnologie quantistiche presso l’Università di Torino.

Ingrandimento e campo visivo al SEM

Come possiamo fidarci della misura riportata sulla “scale bar” di ogni SEM? Media System Lab fornisce standard certificati e tracciabili con cui è possibile verificare ed eventualmente ricalibrare la dimensione dell’immagine visualizzata al microscopio elettronico. Durante l’acquisizione di un’immagine, lo scan generator del SEM deflette il fascio elettronico sul campione, mentre i detector SE e BSE raccolgono gli elettroni secondari e retrodiffusi per ogni posizione x, y del fascio.

Identificazione automatica di fibre per l’analisi di amianto e FAV

rticoli tecnici, appication note media system lab

L’analisi automatizzata di fibre di amianto e fibre artificiali vetrose (FAV) mediante microscopio elettronico a scansione (SEM) e microanalisi a dispersione di energia (EDS) rappresenta un’innovativa implementazione della tecnica che consente di caratterizzare campioni in modo rapido e affidabile e sono molti i laboratori qualificati dal Ministero della Salute che la usano per identificare e quantificare la presenza di amianto nei campioni ambientali. Nello specifico consente di misurare la quantità, la morfologia e la composizione di fibre sospette costituite ad esempio da asbesto o da lane minerali utilizzate come isolanti nell’edilizia e in altre applicazioni.