Nanolive 3D Cell Explorer, 10 anni di successi!

Uno degli strumenti più rivoluzionari nella ricerca biomedica degli ultimi anni è senza dubbio il 3D Cell Explorer (CX) di Nanolive, il primo microscopio olotomografico al mondo capace di osservare cellule vive in 3D e in time-lapse, senza l’impiego di marcatori fluorescenti. Dal suo lancio ufficiale, il 14 dicembre 2015, il 3D Cell Explorer è entrato nei laboratori di ricerca di tutto il mondo, trasformando l’approccio al live-imaging e contribuendo a centinaia di pubblicazioni scientifiche. Apprezzato per semplicità, versatilità e qualità delle immagini, il CX ha trovato applicazione in numerosi ambiti: dalle neuroscienze all’oncologia, dall’immunologia agli studi sul metabolismo. In questi dieci anni, il sistema ha vissuto un percorso di costante evoluzione che l’ha reso oggi uno degli strumenti più completi e apprezzati della microscopia avanzata.

Il 3D Cell Explorer, al momento del lancio, permetteva l’imaging in tempo reale di cellule vive grazie alla tecnologia olotomografica, ma presentava un limite importante: l’assenza di un incubatore. Questo impediva esperimenti di lunga durata e riduceva le potenzialità della tecnica, nata appunto per il long-term live-imaging. Il primo grande miglioramento fu quindi l’integrazione di un incubatore top-stage, sviluppato in collaborazione con Okolab, capace di mantenere i parametri temperatura, umidità e concentrazione di CO₂ stabili e controllati.

Grazie a questo upgrade, i ricercatori poterono osservare cellule vive in piastra Petri per diversi giorni consecutivi, aprendo la strada a studi più complessi e continuativi.

Il primo vero salto di qualità arrivò nel 2017, con l’introduzione del modulo a fluorescenza LED di CoolLED che trasformò il CX nel CX-F (3D Cell Explorer Fluorescence). Se da un lato i vantaggi dell’olotomografia erano già evidenti, dall’altro l’aggiunta della fluorescenza rese possibile combinare imaging label-free e imaging con sonde specifiche. Questo ampliò enormemente le possibilità sperimentali, permettendo di seguire le colture cellulari sia in modalità olotomografica che con marcatori fluorescenti, offrendo una visione integrata e più completa dei processi cellulari.

Nonostante le nuove funzionalità, il CX-F rimaneva limitato da un campo visivo ristretto e dalla possibilità di ospitare un solo campione alla volta. La svolta arrivò nel 2019 con il lancio del Nanolive CX-A (3D Cell Explorer Automated), il primo sistema olotomografico automatizzato al mondo. Grazie allo stage motorizzato sviluppato assieme a Prior, divenne possibile lavorare in parallelo su più campioni (fino a 60), utilizzare piastre multiwell da 96 pozzetti ed espandere il campo visivo con la modalità mosaico. Inoltre, per alloggiare i nuovi supporti, venne sviluppato un nuovo incubatore in collaborazione con Tokai Hit. Atmosfera controllata, fluorescenza, automazione e FOV esteso resero il CX-A uno strumento completo e di facile utilizzo, capace di soddisfare esigenze di ricerca sempre più sofisticate.

Raggiunto un livello hardware eccellente, l’attenzione di Nanolive si spostò sul software. I video olotomografici, infatti, pur offrendo una ricchezza di dettagli subcellulari straordinaria, rendevano complessa l’analisi quantitativa dei dati. Per rispondere a questa esigenza, nacque EVE Analytics, una piattaforma software capace di estrarre informazioni morfologiche, dinamiche e di popolazione in modo automatico e intuitivo, trasformando immagini di altissima qualità in dati concreti e facilmente interpretabili.

EVE Analytics fu solo l’inizio. Questo software rappresenta infatti la piattaforma di base su cui si innestano numerosi moduli di analisi dedicati. I cosiddetti Digital Assays sono moduli specifici che, partendo dalle metriche quantificate da EVE Analytics, consentono di approfondire parametri specifici legati a strutture o processi cellulari, come ad esempio l’analisi delle lipid droplets, dei mitocondri, della morte cellulare o applicazioni in immuno-oncologia. In questo modo, il sistema si è evoluto da semplice strumento di imaging a vera e propria piattaforma integrata per la ricerca biologica avanzata.

Nel 2022, il sistema venne ulteriormente potenziato: un nuovo autofocus hardware garantì stabilità negli esperimenti di long-term live imaging, mentre l’incubatore venne ampliato per accedere all’intera piastra a 96 pozzetti. Questo incremento di throughput portò alla nascita del 3D Cell Explorer 96focus (meglio conosciuto come Nanolive CX96focus), ideale per screening cellulari estesi e studi ad alto contenuto informativo.

Sebbene l’unione di hardware avanzato e software d’analisi avesse già reso Nanolive una tecnologia di riferimento, nel 2025 è arrivata una nuova, sorprendente innovazione: EVE Explorer.

Si tratta di un ecosistema software di nuova generazione che integra tutte le funzionalità di EVE Analytics in un unico server, offrendo ai ricercatori un accesso ancora più rapido, scalabile e intuitivo all’universo dei dati generati dal live-cell imaging di Nanolive. Mentre EVE Analytics era focalizzato su analisi specifiche e dedicate, EVE Explorer introduce la possibilità di integrare e correlare metriche differenti, consentendo analisi incrociate su più parametri e ampliando in modo significativo le potenzialità della piattaforma.

Non sappiamo quali altre innovazioni Nanolive introdurrà in futuro, ma ciò che è certo è che l’azienda ha già rivoluzionato il modo di osservare e analizzare le cellule vive.

Negli ultimi dieci anni ha saputo coniugare hardware d’avanguardia e software efficienti, offrendo alla comunità scientifica strumenti unici e sempre più potenti. Il percorso compiuto dimostra una visione chiara: trasformare il live-cell imaging da semplice osservazione a piattaforma integrata di scoperta. E se il passato è stato così ricco di successi, il futuro non potrà che riservare nuove, straordinarie opportunità.

Clicca qui per conoscere il Nanolive CX96Focus

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